Per il terzo anno consecutivo il pastificio Zini, con immensa soddisfazione, rinnova il proprio progetto a km0: la produzione di grano antico Senatore Cappelli coltivato a Cesano Boscone, a pochi passi dal polo produttivo aziendale. Giovedì 2 febbraio, sotto un sole splendente (anche se gelido), in collaborazione con l’Azienda Agricola Dornetti, è ufficialmente iniziata la terza stagione di produzione. Ad assistere alla semina è stata invitata anche la comunità locale di Cesano e le autorità. Un momento di aggregazione organizzato con lo scopo di riavvicinare le persone all’ambiente e alla naturalezza, oltre che sensibilizzarla nei confronti dei principi base di un’alimentazione più sana e sostenibile. Numerosa anche la partecipazione dei dipendenti Zini, a dimostrazione del forte coinvolgimento nei confronti delle iniziative aziendali.

 

 

Si tratta infatti di un bellissimo progetto di filiera attraverso cui Zini si impegna concretamente nei confronti del territorio portando avanti un’iniziativa che può definirsi sostenibile da ogni punto di vista. Il progetto km0 è nato a gennaio 2021, dalla voglia e la consapevolezza di poter dare il proprio contributo per migliorare il benessere delle persone e di portare avanti iniziative di valore per l’ambiente in cui opera.

Ma perché proprio il Senatore Cappelli? Ce lo spiega Maurizio Vezzani, CEO del pastificio Zini: “Rispetto al grano tradizionale è una varietà più forte che ha un ridottissimo impatto sul territorio. Siamo stati i primi a fare la pasta fresca con il Senatore Cappelli e questo genera nuove soluzioni per l’horeca, ma anche per il mercato del consumatore domestico e può aiutare a portare sulla tavola una pasta fresca speciale, perché il prodotto finale è molto ricercato oltre che più digeribile, il Senatore Cappelli è ben tollerato anche dai soggetti sensibili al glutine e apporta un più alto contenuto di fibre.”
Un progetto che riesce da solo a essere la sintesi di tutti e quattro i pilastri su cui si fonda l’azienda: ambiente, persone, qualità, solidarietà. Come si legge dal Bilancio di responsabilità sociale e ambientale redatto dall’azienda e che a breve presenterà la sua edizione aggiornata.

 

 

Che aggiungere? Non ci resta che attendere che la natura faccia il suo corso. Ormai sappiamo che il grano crescerà con i suoi tempi e che a luglio ci sarà la mietitura… e per gli iconici Gnocchetti dovremo aspettare l’autunno. Le cose buone richiedono tempo.